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mercoledì 27 giugno 2012

PICCOLE ALI CHE SFUGGONO AL POTERE

Analisi di Geraldina Colotti al volume di Zibechi: LE MONDE diplomatique del giugno 2012

Raúl Zibechi, scrittore e giornalista uruguayano, classe 1952, da anni analizza i cambiamenti in America latina con lo sguardo de los de abayo: quello dei movimenti che trasformano la società “dal basso”. All’argomento ha dedicato numerosi libri, molti dei quali tradotti in italiano. E per questo piace agli attivisti che parlano di “cambiare il mondo senza prendere il potere”, come recita il libro di John Holloway, edito da Intra Moenia. Il nuovo saggio di Zibechi, Territori in resistenza, introdotto da Sonia Paone e tradotto per Nova Delphi da Aldo Zanchetta e Marco Calabria, ha per oggetto le periferie urbane del Latinoamerica. Il giornalista uruguayano – che per la sua vicinanza al movimento dei Tupamaros, negli anni ’80 ha vissuto da esule in Spagna – indaga i meccanismi di controllo dei nuovi scenari politici attingendo a suo modo a Marx e appoggiandosi alle tesi di Michel Foucault. Nei progetti de los de abjo - dice - non è importante il "chi", ma il "come". Il cambiamento sociale si esprime in una doppia dinamica di spostamento e ritorno. Spostamenti materiali e simbolici, compiuti per necessità e per scelta, che disegnano le "società altre" a partire da una nuova nozione di territorio, non più definito dai soli confini geografici ma dal legame sociale che, di volta in volta, mette in atto la comunità che lo abita: alla maniera del "movimento-zumbayllu", il suono prodotto dalla trottola, simile al ronzio emesso da piccole ali in volo. (...)

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