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domenica 15 aprile 2012

NOVA DELPHI, TRA ROMA E MADEIRA UNA AVVENTURA TRA I LIBRI SCOMODI

Articolo di Paolo Fallai tratto dal Corriere della Sera del 14 aprile 2012

“Gaetano Bresci, tessitore, anarchico e uccisore di re”. La copertina è rossa e sulla quarta del libro di Massimo Ortalli, di solito destinata ad ospitare dotte citazioni letterarie c’è solo una frase di Gaetano Bresci: “Non ho ucciso Umberto, ho ucciso un re, ho ucciso un principio!”. Se qualcuno volesse cercare una caratteristica nei libri della casa editrice Nova Delphi sarebbero tutti qui: testi scomodi e poche chiacchiere. Letteratura sì, come il linguaggio ambizioso di Filippo Manganaro per il suo romanzo storico Un sogno chiamato rivoluzione, viaggio ardito in un tempo che sembra lontanissimo e invece è quello dei nostri nonni. Solo che certe parabole ellittiche fanno sì che ci sembri infinito quel periodo di lotte sociali per i diritti fondamentali del lavoro, della casa e della salute: salvo accorgersi che la loro tutela è tornata ad abitare la parte più corta dell’ellisse, quella che ci sta talmente vicina da fare un po’ paura. Filippo Manganaro sta presentando il suo libro in questi giorni: oggi pomeriggio alle 18.30 alla Casa del Popolo di Torpignattara (via B. Bordoni 50) con Stefano Galieni e Fabio Sebastaiani; domani alle 19 al Razmataz al Pigneto (via Macerata 58/A) con Francesco “Checchino” Antonimi.
Nova Delphi è una casa editrice con due anime: propone un progetto culturale indipendente ma costituito da due realtà editoriali autonome, per quanto riguarda scelte e programmazione, ma in costante dialogo tra loro: la Nova Delphi Libri, con sede a Roma e la nova Delphi Portugal con sede a Funchal, nell’isola di Madeira. Tratto comune l’ambizione di proporre libri “per pensare e per capire”. Ne sono testimonianza le collane: Le Sfingi, una raccolta di piccoli capolavori della letteratura mondiale, gioielli a volte meno noti, a volte “semplicemente sepolti negli enciclopedici cataloghi delle grandi case editrici”. ITHACA, che si propone come un viaggio “tra alcuni classici del pensiero critico”. Contemporanea dedicata alle storie del nostro quotidiano, aperta a nuove generazioni di scrittori. Viento del Sur che accoglie testimonianze della lotta sociale in America latina, “dagli esperimenti di cittadinanza attiva nelle periferie delle grandi città alle lotte per il diritto alla terra”. E infine CriticaMENTE con testi che si confrontano con alcuni tra gli interrogativi più pressanti del nostro tempo, laddove stiano per nascere o siano venuti già alla luce temi, esperienze ed esigenze nuovi. Un menù ricco per chi non vuole accontentarsi delle spiegazioni facili.

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